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Alla scoperta dello Zafferano Abruzzese

 

Scopriamo lo zafferano abruzzese

Andiamo a conoscere insieme come e dove avviene la coltivazione e produzione abruzzese dello Zafferano, scoprendo ogni verità su questa rara e famosa spezia, andando alla scoperta della sua antica storia.

Vediamo nel dettaglio cosa rende unica questa spezia coltivata in Abruzzo.

 

Fiori di Zafferano

In Abruzzo, conosciuto anche come la terra dell’oro giallo, il prezioso e profumato zafferano (oggi marchio Dop) che oltre ad insaporire i cibi, ha anche importanti proprietà curative.
La pianta dello zafferano nasce da un bulbo (crocus sativus) e il fiore è sterile (non arriva a seme), per cui solo tramite bulbo si replica. Dal bulbo il ciclo annuale prevede l’uscita delle spate dal terreno, formando poi foglie filiformi, color verde smeraldo, che si pettinano sul terreno, e un fiore bellissimo di colore viola da cui si ricava la spezia (prendendo solo i tre filini degli stimmi), potete vedere una bella gallery di foto nella pagina dedicata ai fiori di zafferano.

 

Il fiore in sé è un perigonio formato da 6 petali di colore violetto intenso.
La parte maschile è costituita da 3 antere gialle su cui è appoggiato il polline. La parte femminile è formata dall’ovario, stilo e stimmi.

Schema del fiore di Zafferano

Clima e territorio

La storia

Si racconta che in Spagna, nel XII secolo ci fu l’incontro tra il prezioso fiore e il monaco domenicano Santucci, grande appassionato di agricoltura, originario di Navelli.
La leggenda narra che il monaco portò di nascosto tre bulbi a Navelli con la speranza che qui potessero dare buoni frutti. Per realizzare il suo progetto apportò delle correzioni alle pratiche colturali spagnole cercando di adattarle al clima ed al suolo della zona, sviluppando per la prima volta la coltura a ciclo annuale.

Lo zafferano trovò nella Piana di Navelli un habitat ideale e nacque un prodotto di gran lunga superiore a quello coltivato altrove. Nel XIII sec. l’Aquila era appena sorta e subito divenne famosa per il pregiato zafferano, che, dalla zona dell’Altopiano di Navelli, si estese a tutto il territorio circostante, dando vita a un commercio imponente con le città di Milano e Venezia e con alcune città estere.

 

Posizione

È in provincia dell’Aquila che si estende l’area di coltivazione e produzione di questa spezia. Un’area, immersa nel verde, costellata da caratteristici borghi, attraversata dal Parco regionale del Sirente-Velino e delimitata, a nord, dal Parco nazionale del Gran Sasso e dei monti della Laga e a sud dal Parco nazionale della Maiella.

 

L’area di produzione della spezia DOP, coprende i seguenti comuni dell’altopiano aquilano:

  • Barisciano;
  • Caporciano;
  • Fagnano Alto;
  • Fontecchio;
  • L’Aquila;
  • Molina Aterno;
  • Navelli;
  • Poggio Picenze;
  • Prata d’Ansidonia;
  • San Demetrio nei Vestini;
  • San Pio delle Camere;
  • Tione degli Abruzzi;
  • Villa Sant’Angelo.

 

Terreno

Lo zafferano ha assoluto bisogno di un terreno che dreni l’acqua, fertile e ben lavorato.

 

Coltivazione di Zafferano

 

Clima

Lo zafferano si può coltivare anche nel proprio orto, non teme molto il freddo e neppure la siccità estiva ed è molto resistente agli sbalzi di temperatura. Serve invece molta luce per la fotosintesi.